Bitcoin, superando l’argento, rappresenta già la seconda classe di asset ETF negli Usa in termini di valore in gestione

Bitcoin: nuovi numeri per gli ETF

Dall’approvazione da parte della SEC è passata giusto una settimana, ma gli ETF spot BTC registrano già numeri interessanti. In particolare, i nuovi prodotti avrebbero superato negli Usa gli ETF sull’argento in termini di asset in gestione, rappresentando quindi la seconda più grande categoria di ETF in relazione al mercato delle materie prime.

L’interesse del mercato sembra quindi continuare a spingere i nuovi ETF, e c’è chi, come Jag Kooner di Bitfinex, ravvisa una “domanda repressa” che sta continuando a stimolare lo scambio del prodotto.

Ad ora, con i suoi 647.651 BTC, pari a 27,5 miliardi di dollari, la classe di ETF spot Bitcoin è seconda solo all’oro. Come segnala Coinglass, la maggior parte di questi sono detenuti da Grayscale e il suo nuovo ETF “covertito” GBTC, ma le cose potrebbero presto cambiare con la maturazione dell’attività dei competitor, in primis BlackRock.

L’oro, in prima posizione, è invece diviso tra diversi fondi per un AUM (assets under management) dal valore di 96,3 miliardi di dollari.

Cosa aspettarsi dagli ETF

Secondo Kooner, sarebbero sempre i volumi a “riflettere la domanda repressa per questi ETF”, e i dati degli ultimi giorni suggerirebbero l’arrivo di una maggiore liquidità nel mercato, che potrebbe anche migliorarne la stabilità.

In queste ore, il volume di scambio cumulativi per tutti i fondi coinvolti ha superato, secondo Yahoo Finance, i 12 miliardi di dollari, e gli analisti del settore sembrano essere generalmente concordi nel prevedere una crescita costante dell’interesse degli investitori nei prossimi mesi.

“Tariffarie competitive e commissioni scontate (o addirittura con esenzione) dovrebbero attrarre più investitori”, ha sottolineato Kooner. “E il fatto che alcuni vedano ancora le crypto come asset ‘rischioso’ potrebbe aprire a nuovi ETF basati su altri token, in primis Ethereum”.

Di Davide Grammatica

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